LE MADONNE LIGNEE DEL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO
Gemme del Sud
L’Aquila
Il MUnDA de L’Aquila conserva una ricca e preziosa collezione di sculture lignee e tavole dipinte di soggetto mariano che testimoniano la presenza in terra abruzzese, durante il Medioevo, di una vivace produzione iconografica della Vergine rappresentata in trono con Gesù Bambino benedicente, sedes sapientiae, come regina coronata e lactans.
Queste opere furono eseguite da abili intagliatori e pittori che diedero vita
ad una peculiare creazione artistica, che mescolava tradizioni locali
ad influenze provenienti dall’esterno.
Solenni e sacrali le sculture dalle influenze romanico-bizantine, come la Madonna di Lettopalena e la Madonna delle Concanelle, slanciate ed aggraziate quelle trecentesche espressione della nuova arte gotica, come la Madonna di Fossa e la Madonna di San Silvestro. Tra le icone si possono ammirare la Madonna “de Ambro”, la Madonna di Sivignano e la Madonna del latte di Montereale.
Vestite con abiti e mantelli dipinti dai colori vivaci, riproducenti minute decorazioni e raffinati broccati, con il capo ornato da corone di gemme, con o senza attributi iconografici, nei casi più fortunati recano iscrizioni con la data di produzione e la firma dei loro esecutori.
Rappresentate in posizioni ieratiche e stereotipate, con volti dai tratti gentili, enigmatici ed assorti, queste Madonne restano la testimonianza di un’arte abruzzese autonoma e di un radicato culto popolare verso la Madre di Dio.

Foto di Paola Ceretta