CASERTAVECCHIA
Gemme del Sud
Caserta
Il borgo medievale di Casertavecchia, il cui toponimo deriva dal latino Casa Hirta, sorge sulla sommità del monte Virgo – nella catena dei monti Tifatini – a circa 400 metri di altezza, ha probabili origini longobarde ed una storia secolare. Considerato come il vero centro storico di Caserta da cui dista circa 10 chilometri, conserva importanti monumenti civili e religiosi, a partire dal castello costruito nella seconda metà del IX secolo come residenza privata fortificata che divenne, sotto i Normanni e gli Svevi, una vera e propria struttura difensiva circondata da un fossato. La fortezza continuò ad essere abitata in età angioina, fu dominio aragonese e successivamente borbonico. Oltre alla seicentesca Cappella di San Rocco e alla piccola chiesa gotica dell’Annunziata, datata alla fine del XIII secolo,
vi è il Duomo dedicato a San Michele Arcangelo risalente al XII secolo,
significativo esempio, nel meridione d’Italia, di un’arte romanica
caratterizzata da soluzioni architettoniche e stilistiche
arabo-normanne.
eSede vescovile fino alla prima metà dell’800, al suo interno, tra tombe monumentali ed il bel pulpito degli inizi del Seicento, restano tracce degli affreschi che originariamente decoravano le pareti, come quello di scuola senese del 1300 raffigurante la Vergine col Bambino. La lenta decadenza di questo centro, con il progressivo spostamento della popolazione in pianura a partire dal XVI secolo, a vantaggio della città nuova, non ha impedito a Casertavecchia di mantenersi viva grazie alla presenza di un costante turismo culturale. Qui Pasolini ambientò alcune scene del suo film Decameron del 1971, tratto dalla omonima opera di Giovanni Boccaccio.
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